Versione per presentazione bancaria

E.R.O.I. S.r.l. – Business Plan Integrato

Piano Industriale, Economico-Finanziario e Analisi di Mercato

Dicembre 2025 Regione: Trentino – Nord Italia Settore: Facility Management & MEP

Key Investment Highlights

Highlight Descrizione sintetica
Cliente anchor €540k/anno Contratto pluriennale con Stanza Semplice che copre circa il 40% dei ricavi del primo anno e stabilizza i flussi di cassa.
EBITDA prudente fin da Y1 EBITDA previsto pari a circa €243k nel primo anno, pari a un margine operativo del 18%, leggermente superiore ai valori medi di settore grazie al mix di servizi MEP.
Investimento totale contenuto Capitale complessivo di €195k (equity €75k + debito bancario €120k) con leverage prudente e rapida capacità di rimborso.
Modello buy & build Acquisizione di una PMI di pulizie già operativa come piattaforma per crescita organica e sviluppo M&A selettivo.
Servizi MEP ad alto margine Integrazione di servizi tecnici MEP che aumentano la marginalità e rafforzano la fidelizzazione dei clienti.
Società Benefit & ESG Inquadramento come Società Benefit che valorizza criteri ESG in gare, appalti e rapporti con istituti finanziari.
Profilo di rischio presidiato Stress test su ricavi e costo del lavoro mostrano tenuta di EBITDA e cassa anche in scenari avversi.

Executive Summary

E.R.O.I. S.r.l. è una società multiservizi con sede in Trentino specializzata in pulizie professionali, manutenzioni ordinarie e tecniche specialistiche (MEP - Mechanical, Electrical and Plumbing).

Il progetto si fonda su tre pilastri solidi:

  1. Acquisizione industriale strategica di un'azienda operativa con clienti consolidati
  2. Cliente anchor (Stanza Semplice) con contratto pluriennale da €540.000/anno
  3. Modello Società Benefit per differenziazione competitiva e accesso a bandi ESG

Investimento totale: €195.000 (€75.000 equity + €120.000 debito bancario)

Proiezioni triennali:

  • Ricavi: €1.350k (Y1) → €1.750k (Y2) → €2.250k (Y3)
  • EBITDA: €243k (Y1) → €350k (Y2) → €495k (Y3)
  • Margine EBITDA: 18,0% (Y1) → 20,0% (Y2) → 22,0% (Y3)
  • Cassa finale: €412k (Y1) → €698k (Y2) → €1.007k (Y3)
Margine EBITDA E.R.O.I. vs media di settore
Confronto qualitativo con i range medi di marginalità del facility management in Italia e delle PMI specializzate.
Margine EBITDA E.R.O.I. vs media di settore

1. Analisi di Mercato

1.1 Dimensionamento del mercato italiano

Mercato Facility Management Italia (2024-2025):

Settore Pulizie Professionali specifico:

1.2 Caratteristiche strutturali del mercato

Il mercato nel Nord Italia si caratterizza per:

Frammentazione elevata:

Gap di mercato identificato:

Esiste una fascia intermedia non adeguatamente servita: clienti che necessitano di:

Evidenze di mercato:

1.3 Trend di settore

Driver di crescita:

  1. Outsourcing crescente: aziende esternalizzano per concentrarsi sul core business
  2. Normative più stringenti: antincendio, HVAC, sicurezza spingono domanda MEP
  3. Carenza tecnici qualificati: Nord Italia soffre shortage del 15-20%
  4. Criteri ESG: clienti corporate richiedono fornitori certificati e sostenibili
  5. Post-pandemia: standard igienici elevati stabilizzati come nuova norma

Pressioni competitive:

Opportunità E.R.O.I.:

2. Strategia di Acquisizione

2.1 Razionale industriale

L’operazione prevede l’acquisizione di una società di servizi di pulizia e manutenzione con base nel Nord Italia, portafoglio clienti stabile e struttura operativa già funzionante.

La logica è quella di un buy & build mirato su scala regionale: si parte da un nucleo profittevole e si aggiungono progressivamente clienti medio‑grandi e servizi a maggiore marginalità, preservando la flessibilità organizzativa tipica delle PMI.

2.2 Profilo target dell’azienda da acquisire

Il profilo indicativo della società target è il seguente:

L’acquisizione si focalizza su operatori che soffrono la complessità gestionale, la pressione sui margini o il passaggio generazionale, ma che dispongono di buona reputazione sul territorio e clienti fedeli.

Parametro Range atteso Note di valutazione
Fatturato annuo €600k – €1,0M Dimensione ideale per integrazione in E.R.O.I. S.r.l.
EBITDA margin 7–10% In linea con i valori medi del comparto pulizie professionali.
Numero clienti 15–40 Portafoglio sufficientemente diversificato, con alcune posizioni chiave.
Area operativa Nord Italia Compatibile con logistica e sviluppo commerciale pianificato.
Età imprenditore >55 anni Maggiore probabilità di operazioni legate a successione/uscita.

2.3 Struttura economica dell’operazione

La stima preliminare dei multipli suggerisce una valutazione tra 4x e 5x EBITDA per aziende con buona continuità contrattuale e rischi contenuti.

La disponibilità di un cliente anchor già definito riduce in modo significativo il rischio percepito dalla banca e consente di negoziare una struttura di debito più efficiente rispetto a un’operazione puramente speculativa.

Schema fonti/impieghi acquisizione
Rappresentazione grafica dell’equilibrio tra equity, debito bancario e componenti di prezzo differito.
Dettaglio delle fonti di finanziamento: equity soci, debito bancario, vendor loan e earn-out

2.4 Risk management sull’operazione M&A

La struttura prevede alcune leve di mitigazione del rischio:

Questi strumenti consentono di allineare il prezzo effettivo all’andamento reale dei ricavi, riducendo il rischio di overpaying e al tempo stesso favorendo il passaggio di consegne graduale verso la nuova gestione.

3. Cliente Anchor – Stanza Semplice

3.1 Profilo del cliente e del contratto

Stanza Semplice è un operatore nel settore dell’ospitalità extra‑alberghiera, con un modello di business basato sulla gestione integrata di stanze e piccole unità ricettive in contesti urbani e turistici.

Il contratto con E.R.O.I. S.r.l. prevede un corrispettivo annuo di €540.000 per un pacchetto di servizi multiservizi e MEP su un insieme di strutture localizzate nel Nord Italia.

Elemento Descrizione sintetica
Valore annuo contratto €540.000
Durata Pluriennale, con rinnovo e revisione prezzi indicizzati.
Oggetto Pulizie professionali, manutenzioni ordinarie, interventi MEP e pronto intervento.
Area geografica Strutture in Trentino e altre regioni del Nord Italia.
Ruolo per E.R.O.I. Cliente anchor per sostenere cassa e scalabilità nei primi 3 anni.

3.2 Impatto economico sul piano

Il contratto anchor genera una base ricorrente di ricavi pari a circa il 40% del fatturato del primo anno, consentendo di assorbire una parte significativa dei costi fissi e di finanziare lo sviluppo commerciale verso altri clienti medio‑grandi.

Peso del cliente anchor sui ricavi
Peso del cliente anchor sui ricavi nei tre anni

3.3 Service model e KPI principali

Per il cliente anchor viene definito un service model dedicato con SLA e KPI chiari, orientati alla qualità percepita dall’ospite finale e alla continuità operativa delle strutture.

L’implementazione di KPI condivisi consente di trasformare il contratto da semplice fornitura di servizi a partnership di lungo periodo, con potenziale di aumento del perimetro (nuove strutture, nuove città) in funzione delle performance.

4. Piano Ricavi Triennale

4.1 Componenti di ricavo

Il piano ricavi si articola su tre componenti principali: cliente anchor, portafoglio acquisito e nuova acquisizione clienti nel triennio.

Voce ricavo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Note
Cliente anchor €540.000 €551.000 €562.000 Indicizzazione prezzi e ampliamento lieve perimetro
Portafoglio acquisito €500.000 €525.000 €550.000 Crescita netta dopo churn naturale
Nuovi clienti €310.000 €674.000 €1.138.000 Ramp‑up commerciale e MEP/BU specialistica
Totale ricavi €1.350.000 €1.750.000 €2.250.000 Coerente con la traiettoria di crescita del settore servizi B2B.
Evoluzione ricavi per fonte (Y1–Y3)
Evoluzione dei ricavi per fonte nel triennio

4.2 Ipotesi di crescita e pricing

Le ipotesi si basano su una crescita in linea con le dinamiche del facility management e del segmento pulizie/servizi integrati nel Nord Italia, con CAGR moderato sui contratti esistenti e maggiore spinta sull’acquisizione di nuovi clienti.

La strategia commerciale privilegia contratti pluriennali con canoni ricorrenti rispetto a interventi spot, per aumentare prevedibilità dei flussi di cassa e facilità di pianificazione del personale.

4.3 Ripartizione ricavi per tipologia servizio

La struttura dei ricavi è bilanciata tra servizi a bassa marginalità ma ad alta ricorrenza (pulizie) e servizi tecnici a maggiore valore aggiunto (MEP, interventi specialistici).

Tipologia servizio Incidenza Y1 Incidenza Y3 Osservazioni
Pulizie ordinarie 55% 45% Base ricorrente, sensibile al costo del lavoro.
Pulizie specialistiche / sanificazioni 10% 12% Margini più alti, domanda legata a standard igienici più elevati.
Manutenzioni ordinarie 15% 18% Stabilizzano la relazione con il cliente nel lungo termine.
MEP e interventi tecnici 20% 25% Driver principale di incremento margini nel triennio.
Mix ricavi per tipologia servizio
Mix ricavi per tipologia di servizio Anno 1 Mix ricavi per tipologia di servizio Anno 3

5. Piano Organico e Costi Personale

5.1 Struttura organizzativa di base

La struttura organizzativa cresce in modo coerente con il piano ricavi, mantenendo un rapporto equilibrato tra personale operativo, figure tecniche MEP e staff di coordinamento.

Ruolo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Note
Addetti pulizie 18 22 26 Incremento legato a nuovi siti e ampliamento contratti.
Tecnici MEP 3 4 5 Profilo chiave per aumento marginalità.
Capi squadra / referenti sito 3 4 4 Coordinamento turni e controllo qualità.
Amministrazione 1 1 2 Back‑office, fatturazione, gestione personale.
Direzione / commerciale 1 1 1 Imprenditore/direttore generale con forte ruolo commerciale.
Area Figura chiave Ruolo nel piano
Direzione Direttore generale / Imprenditore Guida strategica, sviluppo commerciale e relazione con la banca.
Operazioni Responsabile operativo + capisquadra Coordinamento servizi di pulizia e standardizzazione dei processi.
MEP Responsabile tecnico MEP Supervisione interventi tecnici, sicurezza e conformità normativa.
Amministrazione / Finanza Responsabile amministrativo-finanziario Controllo di gestione, tesoreria e monitoraggio covenant.

5.2 Incidenza costo del lavoro

Nel settore delle imprese di pulizia e del facility management il costo del personale rappresenta la voce di spesa più rilevante, spesso superiore al 50% dei costi totali.

Nel triennio il costo del personale si mantiene su livelli coerenti con un EBITDA prudente al 18–22%.

Peso costo del personale sui ricavi
Incidenza del costo del personale sui ricavi nel triennio

5.3 Policy HR, formazione e succession planning

La strategia HR include percorsi di formazione continua per capisquadra e tecnici MEP, con focus su sicurezza, qualità del servizio e competenze tecniche aggiornate.

Queste leve HR contribuiscono a ridurre il rischio operativo e a sostenere livelli di servizio coerenti con gli SLA contrattuali, aumentando la fidelizzazione dei clienti e del personale.

6. Altri Costi Operativi

6.1 Struttura dei costi non payroll

Oltre al costo del personale, i principali costi operativi riguardano materiali di consumo, attrezzature, logistica, assicurazioni e spese generali amministrative.

Voce di costo Incidenza stimata su ricavi Commento
Materiali di consumo 6–8% Dipende dalla tipologia di siti e standard di servizio.
Attrezzature e manutenzioni 3–5% Include ammortamenti e manutenzione macchinari.
Logistica e trasporti 3–4% Maggiore peso su clienti distribuiti e interventi MEP.
Spese generali e amministrative 5–7% Affitto, utenze, assicurazioni, consulenze e oneri bancari.
Incidenza percentuale dei costi operativi
Incidenza percentuale dei principali costi operativi non payroll

6.2 Gestione fornitori e acquisti

La gestione centralizzata degli acquisti permette di ottenere economie di scala su materiali, attrezzature e servizi esterni, migliorando il margine operativo lordo.

Una politica di acquisto strutturata contribuisce a contenere la volatilità dei costi e a migliorare la prevedibilità del margine, supportando le proiezioni economico‑finanziarie triennali.

7. Piano Economico-Finanziario

7.1 Struttura del conto economico previsionale

Il piano economico-finanziario sintetizza ricavi, costi operativi, margini, oneri finanziari e imposte con orizzonte triennale, in linea con le linee guida di redazione dei PEF.

Voce Anno 1 Anno 2 Anno 3 Note
Ricavi €1.350.000 €1.750.000 €2.250.000 Come da piano ricavi triennale
Costi operativi totali €1.107.000 €1.400.000 €1.755.000 Personale + altri costi operativi
EBITDA €243.000 €350.000 €495.000 EBITDA margin 18,0% → 22,0%
Ammortamenti €40.000 €50.000 €60.000 Investimenti in attrezzature e MEP
Oneri finanziari €8.000 €6.000 €4.000 Riduzione progressiva debito bancario
Utile ante imposte €195.000 €294.000 €431.000 Coerente con livelli di marginalità prudenziali
EBITDA e utile ante imposte nel triennio
EBITDA e utile ante imposte nel triennio

7.2 Flussi di cassa e fabbisogno

Il rendiconto finanziario previsionale evidenzia la generazione di cassa operativa e la capacità del progetto di sostenere debito e investimenti, in coerenza con le best practice di PEF.

La combinazione tra elevata redditività operativa e limitato fabbisogno di investimenti incrementali consente un profilo di cassa robusto, elemento chiave per l’analisi creditizia.

7.3 Indicatori economico-finanziari chiave

Vengono monitorati alcuni indicatori sintetici per facilitare il dialogo con i partner finanziari e per il controllo di gestione interno.

8. Struttura Finanziaria e Debito

8.1 Fonti di finanziamento

Il progetto prevede un mix di equity e debito che garantisce un leverage moderato, coerente con il profilo di rischio di un’azienda di servizi B2B con ricavi ricorrenti.

8.2 Piano di ammortamento e covenant

Il debito bancario viene rimborsato con un piano di ammortamento a rate costanti, compatibile con la capacità di generazione di cassa del business.

La struttura di debito proposta lascia spazio per eventuali linee aggiuntive (leasing per attrezzature, anticipo fatture) senza compromettere l’equilibrio finanziario complessivo.

Indicatore Valore atteso Osservazioni
PFN / EBITDA < 0,5x Leverage molto contenuto rispetto alla generazione di cassa operativa.
Interest Coverage Ratio > 10x Ampia copertura degli oneri finanziari da parte dell’EBIT.
Debt Service Capacity > 3,0x Flussi di cassa operativi nettamente superiori alle rate di rimborso.
Evoluzione PFN/EBITDA e interessi/cassa
Evoluzione PFN/EBITDA e incidenza degli oneri finanziari sulla cassa operativa

8.3 Fabbisogno di capitale circolante

La crescita dei ricavi da €1,35M a €2,25M nel triennio richiede una gestione attenta del capitale circolante, in particolare per il pagamento degli stipendi prima dell’incasso delle fatture.

In questo modo il debito non finanzia solo l’acquisizione iniziale, ma anche la fisiologica esigenza di capitale circolante legata all’aumento dei volumi.

8.4 Politiche di tesoreria

La gestione della tesoreria mira a mantenere un adeguato livello di liquidità disponibile e a ridurre la volatilità dei flussi di cassa.

Un presidio puntuale della tesoreria migliora il profilo di rischio percepito da banche e partner, a supporto del merito creditizio dell’operazione.

9. Analisi Rischi e Stress Test

9.1 Principali categorie di rischio

L’analisi considera le principali famiglie di rischio: operativo, commerciale, finanziario e di contesto normativo.

9.2 Stress test quantitativi

Il piano incorpora stress test su alcune variabili critiche (ricavi, costi, tempi di incasso), in linea con le best practice di business plan risk-adjusted.

Scenario Assunzione shock Effetto atteso
Riduzione ricavi -10% ricavi rispetto al piano Margini ancora positivi grazie all’elevata incidenza della parte variabile dei costi.
Aumento costo del lavoro +5% costo medio orario EBITDA margin in calo ma sostenibile, con possibilità di revisione listini.
Ritardo incassi +30 giorni DSO Maggiore fabbisogno di capitale circolante, mitigabile con linee di credito dedicate.

Questi esercizi permettono di dimostrare la resilienza del progetto a fronte di shock realistici, evidenziando i margini di sicurezza rispetto ai covenant bancari.

Impatto degli stress test su EBITDA e cassa
Confronto grafico tra scenario base e scenari stressati per i principali indicatori economico-finanziari.
Stress test su EBITDA e cassa operativa: baseline, ricavi -10% e costo del lavoro +5%

10. Strategia Commerciale e Sviluppo

10.1 Target di clientela e proposta di valore

La strategia commerciale si concentra su clienti business nel Nord Italia che richiedono un mix di qualità, flessibilità e servizi integrati di facility management.

La proposta di valore combina standard qualitativi elevati, SLA chiari, competenze MEP interne e posizionamento come Società Benefit, elemento distintivo nei processi di gara e di selezione fornitori.

10.2 Canali commerciali e KPI di sviluppo

Il piano prevede azioni commerciali strutturate, con utilizzo di canali diretti e partnership locali. [web:28]

KPI commerciale Descrizione
Numero lead qualificati / mese Misura l’efficacia delle attività di prospezione.
Tasso di conversione offerte Rapporto contratti vinti / offerte presentate.
Valore medio contratto Aiuta a monitorare il posizionamento su clienti medio-grandi.
Churn rate clienti Indica il tasso annuale di perdita clienti, da mantenere su livelli contenuti.

10.3 Roadmap BU MEP e servizi specialistici

Lo sviluppo della BU MEP segue una roadmap progressiva, con focus iniziale sui servizi connessi al cliente anchor e successiva estensione al portafoglio acquisito e ai nuovi clienti.

Questa evoluzione permette di aumentare l’incidenza di servizi ad alto margine e di rafforzare la fidelizzazione dei clienti grazie a una gestione più completa degli asset.

11. Sostenibilità e Società Benefit

11.1 Inquadramento come Società Benefit

E.R.O.I. S.r.l. adotta il modello di Società Benefit, integrando nell’oggetto sociale finalità di beneficio comune e impegni in ambito ambientale, sociale e di governance.

Questo posizionamento consente di rispondere alle crescenti richieste di ESG da parte di clienti e istituti finanziari, oltre ad aprire opportunità in bandi e gare pubbliche.

11.2 Linee guida ESG operative

Le scelte operative seguono criteri di sostenibilità lungo la catena del valore del servizio di facility management.

Gli elementi ESG vengono integrati anche nei KPI di monitoraggio interno, a supporto del miglioramento continuo e del dialogo con stakeholder esterni.

12. Piano di Implementazione

12.1 Fasi e milestone principali

L’implementazione del progetto segue una sequenza strutturata di fasi, con milestone chiare lungo i primi 24–36 mesi.

Periodo Milestone Output atteso
0–6 mesi Integrazione azienda acquisita e avvio contratto anchor Stabilità operativa e standardizzazione dei processi
6–18 mesi Ramp‑up BU MEP e sviluppo portafoglio Aumento ricavi e incremento marginalità
18–36 mesi Consolidamento e valutazione nuove acquisizioni Scalabilità del modello buy & build

12.2 Strumenti di project management

Il progetto viene monitorato tramite strumenti di project management leggeri ma strutturati (roadmap, Gantt sintetico, riunioni periodiche di avanzamento).

Questa impostazione permette di allineare il team sugli obiettivi e di anticipare eventuali criticità, facilitando anche la comunicazione con istituti finanziari e investitori.

13. Team Management e Governance

13.1 Struttura del management team

Il team di management è snello ma con competenze chiave su operations, commerciale, finanza e MEP, in linea con le best practice delle PMI di servizi.

La presenza di ruoli chiave ben definiti costituisce un elemento positivo anche nella valutazione del merito creditizio, riducendo il rischio di dipendenza eccessiva da una sola persona.

13.2 Modello di governance e controllo

La governance prevede processi decisionali chiari, con momenti strutturati di pianificazione e controllo periodico delle performance.

Questo impianto di governance consente di integrare rapidamente eventuali nuove acquisizioni e di mantenere allineata la struttura ai requisiti richiesti da clienti corporate e istituti bancari.